L’Eredità di Diane Keaton: quando l’imperfezione diventa manifesto
Keaton è ancora qui: l'attrice che ha reso l'autenticità la forma d'arte più irresistibile
Diane Keaton è. Punto.
Non ha senso parlare al passato di una donna che, per decenni, ha trasformato la sua vita in un manifesto al presente. È l'unica icona che ci ha permesso di tirare un sospiro di sollievo: finalmente, una di noi.
Lei è l'esperimento riuscito: l'intellettuale di New York, l'impacciata ragazzina che inciampa, e la donna che ha smesso di preoccuparsi di piacere a chiunque. Questa miscela (brillantezza, ironia fino al disarmo, e stile non conforme) non è un difetto. È la sua intera opera. E, come ben sai, l'autenticità, se ben montata, è la forma più irresistibile di carisma.
Mentre Hollywood chiedeva simmetria e perfezione glamour, lei ha imposto l'asimmetria funzionale. Gilet maschili, cravatte volutamente storte, cappelli di feltro troppo grandi. Non era sciatteria; era un atto di sottrazione. Togliendo il superfluo, ciò che restava era il carattere.
La sua estetica, rubata a Cary Grant e riassemblata con la sua svagatezza, è un inno all'unicità come strategia di successo. Il suo abbigliamento non la definiva; era la sua personalità a definire l'abito. E questo, per un designer, è il più grande insegnamento di libertà.
L'Intelligenza indossabile
Il suo vero accessorio non era un cappello, ma la sua intelligenza.
L'ironia di Diane Keaton non è mai stata superficiale. Nasce dalla consapevolezza di chi ha analizzato tutto e un giorno ha deciso di riderci su. La sua goffaggine in scena non è stupidità, ma il corpo che non sta dietro al cervello.
Dal dramma politico di Reds alla sensualità matura di Something's Gotta Give, lei ha sempre portato in scena il cervello come organo più sexy. Un messaggio potente in un'industria ossessionata dalla giovinezza.
L’eredità "La-di-da"
Keaton ci ha dato il permesso di essere meno perfette.
La sua lunga carriera, la scelta di vita (mai sposata, madre adottiva in età adulta) e il suo stile che non si è mai piegato alle tendenze, sono la prova che l'indipendenza è l'unica cosa che non passa mai di moda.
Non l'ha fatto con un megafono, ma con una risata che riempiva la stanza. La sua è stata la forma più pura di resistenza etica: scegliere di essere sé stessi fino in fondo, goffi, intelligenti, vestiti con abiti rubati all'armadio maschile.
Diane Keaton è, semplicemente, il nostro promemoria quotidiano: non devi risolvere le tue contraddizioni per avere successo. Devi solo incarnarle con fiducia.
Quindi, non salutiamola. Ogni volta che indosseremo un gilet, rideremo un po' troppo forte o prenderemo una decisione fuori griglia, saremo noi a dirle: "Ciao, Diane. Ti stiamo rubando un gesto. Grazie."
E lei risponderà, sorridendo: "La-di-da."