24 ore a Parma: arte, libri ed eventi

Mini guida tra mostre, librerie indipendenti e luoghi iconici della città

Se penso a Parma, la prima cosa che mi viene in mente è il cibo. Eppure è una città che anche sotto il punto di vista artistico ha tanto da offrire. In un solo giorno si può passare dall’arte internazionale al panino più famoso della città, da una libreria che sembra uscita da un film francese fino a un polo creativo che guarda al futuro. Ecco le mie tappe in 24 ore, perfette per chi cerca ispirazioni visive e culturali oltre il solito itinerario turistico.

  • 📍 Str. Luigi Carlo Farini, 37, Parma

    La giornata non poteva che iniziare con una mostra dal respiro internazionale. “Dalì. Tra arte e mito” al Palazzo Tarasconi è un viaggio nel mondo visionario dell’artista catalano: surrealismo, sogno e simboli che ancora oggi influenzano la cultura visuale.

  • 📍 Vicolo Sant'Ambrogio, 2/C, Parma

    Dopo tanta arte, serve ricaricarsi. Parma non sarebbe la stessa senza una tappa da Pepèn, una vera istituzione gastronomica. Il consiglio? Provare la mitica carciofa o la spalla cotta: un panino che è già patrimonio culturale, capace di raccontare la città in un morso.

  • 📍 Via Nazario Sauro, 11/a, Parma

    Se amate perdervi tra scaffali e copertine, I Libri di Prospero è una piccola gemma nascosta. Una libreria indipendente che profuma di carta e passione, punto di incontro per chi cerca titoli particolari e non solo bestseller.

  • 📍 Strada Vallazza, 36, Parma

    Parma sa sorprendere anche fuori dal centro storico. Posterino – Parma World Culture Center (PWCC) è uno spazio creativo che mescola grafica, arte e sperimentazione. Un laboratorio contemporaneo dove scoprire progetti innovativi e respirare un’aria internazionale.

  • 📍 Via Fondazione Magnani Rocca, 4, Mamiano (PR)

    Chiudiamo con un salto nella storia del costume italiano. La mostra “Moda e Pubblicità in Italia 1950–2000” alla Fondazione Magnani-Rocca racconta come il design e la comunicazione abbiano plasmato l’immaginario collettivo. Manifesti, fotografie, riviste e campagne pubblicitarie che mostrano quanto la moda sia sempre stata un linguaggio culturale, prima ancora che estetico.

Come da consuetudine, prima di partire ho fatto una ricerca online, scelto le mostre, e poi visitato ogni luogo di persona (non senza imprevisti, ma di questo ne riparleremo).

E qui devo fare un grosso mea culpa. Uno degli errori in cui sono incappata più frequentemente è pensare che solo le grandi città abbiano qualcosa di interessante da offrire in termini di cultura e ispirazione. Per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, non posso non pensare a Milano.

Un grandissimo errore. Città come Parma mi hanno dimostrano l’esatto opposto: anche al di fuori delle metropoli c’è fermento. Ed è giusto parlare anche di realtà più piccole che si impegnano a portare attività di un certo tipo al di fuori dalle grandi metropoli.

In questo caso serve solo la curiosità di cercare e la disponibilità a lasciarsi sorprendere.

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