Giancarlo Iliprandi all’ADI Design Museum:

Il designer che tutti dovremmo conoscere

Milano, ADI Design Museum. Passeggi tra poster, copertine di dischi, manifesti di grandi marchi e, piano piano, ti accorgi di una cosa: quello che stai guardando non è solo grafica, è memoria. È il modo in cui un’intera generazione ha imparato a leggere le immagini e i testi, a percepire la pubblicità come racconto. È il lavoro di Giancarlo Iliprandi, maestro silenzioso che ha modellato lo sguardo dell’Italia sul design, eppure spesso confinato ai manuali, ai corsi universitari, alle persone che sanno dove cercare.

Camminando tra manifesti, loghi, copertine e progetti editoriali, ti accorgi che il lavoro di Iliprandi è molto più vicino alla nostra quotidianità di quanto immaginiamo: la sua grafica ha contribuito a plasmare l’immaginario visivo dell’Italia del boom economico e degli anni successivi.

Giancarlo Iliprandi: un designer da ricordare

Classe 1925, Iliprandi è stato grafico, fotografo, art director e illustratore. Uno di quei creativi che non si possono incasellare in una sola etichetta. La sua produzione spazia dalle riviste di settore al branding, dal packaging alle campagne pubblicitarie.

Il suo segno? Pulito, immediato, ma al tempo stesso elegante. Sempre legato al contesto, sempre attento al messaggio. Non a caso, è stato definito uno dei pionieri della cultura visuale italiana: perché il suo lavoro non era solo “grafica”, ma un modo per insegnarci a leggere e interpretare il mondo delle immagini.

Perché visitare la mostra su Iliprandi all’ADI Design Museum

  • Un tuffo nella storia del design italiano: capire come la grafica abbia raccontato i cambiamenti sociali e culturali del Paese.

  • Un maestro senza tempo: molti dei suoi progetti sembrano nati ieri, segno di un linguaggio ancora attuale.

  • Un’esperienza immersiva: ADI Design Museum non espone “pezzi”, ma racconta storie.

La mostra su Iliprandi è una lezione di storia visiva che non trovi nei manuali, ma camminando tra i pannelli e i colori.

Tips di viaggio: cosa fare nei dintorni dell’ADI Design Museum

Se vai a visitare la mostra, puoi trasformarla in un mini-itinerario creativo tra design, libri e caffè milanesi:

  • Prima della visita: fai colazione da Ofelé Caffè & Coccole, un piccolo bistrot creativo a pochi minuti dal museo.

  • Dopo la mostra: passa da Libreria Hoepli (una delle librerie più fornite d’Italia, con un’intera sezione dedicata a grafica e design).

  • Per pranzo/cena: prova Eataly Smeraldo, a 10 minuti a piedi, se vuoi restare in mood “Made in Italy”. Oppure concediti una pausa più etnica in zona Sarpi (quartiere cinese di Milano, Chinatown) e gustati dei ravioli tipici cinesi alla Ravioleria Sarpi in Via Paolo Sarpi 27.


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