Olivetti: il design che ha modellato il nostro sguardo
Come macchine da scrivere, computer e pubblicità hanno trasformato la memoria visiva e l’immaginario collettivo
C’è un momento in cui ci si accorge che alcuni oggetti hanno cambiato il modo in cui guardiamo il mondo. Per me, è stato scoprire la storia di Adriano Olivetti e dei suoi progetti: dalle macchine da scrivere Lettera 22 e Valentine, al Programma 101, primo personal computer, fino alle biblioteche che concepiva come luoghi di crescita culturale e sociale.
Olivetti non era un semplice imprenditore: era un visionario che sapeva che il design può educare lo sguardo, influenzare l’immaginario collettivo e trasformare l’esperienza quotidiana. La sua attenzione alla forma, ai dettagli e alla funzionalità ha creato oggetti che restano impressi, capaci di raccontare un’epoca ma anche di influenzare ancora oggi il nostro modo di leggere, guardare e percepire.
Pensateci: quante pubblicità, loghi o layout grafici moderni nascono ancora oggi da un approccio simile a quello di Olivetti? Il design, se fatto con cura, non passa inosservato: diventa memoria visiva, insegnamento silenzioso e ispirazione.
Credits: olivettiani.org L’impegno di Adriano Olivetti per la pace e per una nuova società (1942 – 1943) | Olivettiani
Se vuoi approfondire
📖 Libri: Olivetti. Una storia breve di Paolo Bricco; Design Italiano: Olivetti e oltre.
🎥 Documentari: Olivetti, una storia di libertà (RAIplay).
🎙 Podcast: “Design Addicted”, episodio sulle icone del design italiano.
📰 Articoli: dossier su Domus e Artribune dedicati a Olivetti e alla cultura visual.
Pezzi iconici da scoprire
Lettera 22: la macchina da scrivere che ha scritto la storia della scrittura portatile.
Valentine: il rosso intenso progettato da Sottsass, che unisce design e desiderio di possesso.
Programma 101: il primo personal computer, capace di coniugare funzionalità e estetica.
Luoghi, mostre ed eventi
Milano: l’ADI Design Museum ospita esposizioni su Olivetti e il design italiano, ideali per chi vuole approfondire.
Ivrea: la città Olivetti, patrimonio UNESCO, per passeggiare tra architetture industriali che parlano di innovazione e comunità.
Venezia: lo store Olivetti FAI a Piazza San Marco, piccolo scrigno architettonico progettato da Carlo Scarpa, perfetto per immergersi nella storia del brand.