IRIS ARCADE: la terapia dell'imperfezione. Dove il disegno è puro, selvaggio divertimento
Tornare bambini (e disegnare male) è il nuovo lusso? A Mutty, Il lunapark grafico di Studio òbelo ci ricorda che l’arte può essere anche gioco.
Diciamocelo chiaramente: quanti di noi, arrivati all'età adulta, hanno relegato la creatività a qualcosa di "utile"?
Disegniamo solo se serve a un progetto. Scriviamo se c'è una scadenza. Facciamo fotografie se l'inquadratura è perfetta. Abbiamo trasformato il piacere in performance.
Ecco perché sono andata in estasi (e, spero lo farai anche tu) visitando IRIS ARCADE, la mostra/laboratorio di Studio òbelo ospitata in quell'angolo di paradiso che è la libreria indipendente Mutty, nel cuore del Mantovano.
1. Il rifugio sull'albero e l'energia nuova
Immagina un piano superiore spoglio, con grandi finestre che incorniciano gli alberi circostanti (l'effetto "casetta sull'albero" è garantito). Questo spazio, per natura tranquillo, è diventato un lunapark grafico.
Il concetto è geniale nella sua semplicità: si forniscono gli strumenti e l'invito e i visitatori (bambini, ma soprattutto adulti) riempiono gradualmente questo bianco con i loro disegni.
L'idea non è esporre. È partecipare.
Ogni giorno, lo spazio si anima di energia nuova. I fogli che riempiono le pareti non sono capolavori da galleria, sono imperfetti, magari incompleti, totalmente liberi dal giudizio.
2. Il primo errore dell'adulto: il culto della perfezione
Penso che il vero dramma dell’essere adulti sia la convinzione che se non possiamo fare qualcosa alla perfezione, tanto vale non farla. Non ci lasciamo andare, siamo granitici, frenati dal giudizio (io per prima, ovviamente).
Quello che Mutty e Studio òbelo ci offrono con IRIS ARCADE è un ritiro dal perfezionismo. Ti vengono date matite e pennarelli e fogli con i quali sei invitato a giocare. Non a produrre un risultato.
Il bello di un'installazione come questa è che non ci sono disegni migliori. Il groviglio di linee non è un errore, è l'evidenza di essersi lasciati andare per cinque gloriosi minuti.
E questo vale per il disegno, la fotografia (quando scatti solo per te) o la scrittura. Non c'è bisogno di una ragione o di un obiettivo finale. Il vero valore è nell'azione stessa, nella gioia di fare senza il peso del dover fare bene.
Sporcarsi le Mani
Se una donna come Vivian Maier fotografava solo per la necessità interiore, e se un'attrice come Diane Keaton usava la sua "goffaggine" come scudo stilistico, noi adulti dovremmo imparare a ridare spazio all'arte anche solo per il divertimento.
IRIS ARCADE è il promemoria di cui avevo bisogno. Ti ritagli uno spazio, ti sporchi le mani e, per un attimo, ti dimentichi che cosa dovresti fare o come dovresti apparire.
È arte ricreativa.
Hai tempo sino al 27 novembre per salire quelle scale, proprio come ho fatto io, e iniziare a disegnare. Senza pensarci.